Studi recenti hanno dimostrato che i pazienti con COVID-19 hanno un aumentato rischio di coaguli di sangue. Uno dei tanti fattori di rischio associati alla trombosi venosa profonda (TVP), un coagulo di sangue potenzialmente pericoloso nelle vene profonde della gamba, è la presenza delle vene varicose. In effetti, secondo uno studio del 2018 condotto a Taiwan, i soggetti che riportano vene varicose hanno aumentato la probabilità di contrarre la TVP di oltre cinque volte.
Oggi, mentre si apprende sempre di più l'effetto del nuovo coronavirus sul corpo, è emerso uno sviluppo sorprendente: studi recenti hanno trovato un legame tra il virus e i coaguli di sangue come la TVP. Pertanto, i medici hanno iniziato a monitorare i pazienti affetti da SARS-CoV-2 per identificare l’esatta correlazione tra il virus e la TVP o altri disturbi della coagulazione.
In che modo il COVID-19 provoca la formazione di coaguli di sangue?
Il COVID-19 sembra causare un incremento del fattore V, una proteina di coagulazione del sangue. In seguito ad un taglio, tale proteina è molto utile per arrestare l’eventuale emorragia promuovendo una fisiologica guarigione. Tuttavia, un livello di fattore V al di sopra dell'intervallo normale potrebbe favorire un coagulo di sangue. Uno studio condotto dalla Harvard Medical School del Massachusetts General Hospital ha riportato che i pazienti affetti da COVID-19 ospedalizzati mostravano livelli di fattore V più elevati, che li esponevano a un rischio maggiore di TVP o embolia polmonare, un coagulo di sangue nei polmoni.
Anche uno studio effettuato a Vienna ha sottolineato la relazione tra pazienti con COVID-19 e TVP. Esaminando più di 5.000 studi sulla trombosi venosa e TVP, i ricercatori hanno concluso che la possibilità di sviluppare la TVP nei pazienti affetti da COVID-19 assistiti in un reparto ospedaliero generale è aumentata tra il 5% e l'11%. Per i pazienti con COVID-19 in condizioni critiche in terapia intensiva, il rischio è salito dal 18% al 28%. Inoltre, quasi la metà dei pazienti COVID-19 ospedalizzati ha manifestato la TVP dopo un'ecografia. Coloro che hanno sviluppato la TVP avevano un'alta concentrazione di D-dimero, un altro marker indicativo della presenza di coaguli di sangue.
Considerati i diversi studi a supporto, è suggerito un attento monitoraggio dei pazienti affetti da COVID-19 per la TVP e altri coaguli di sangue.
La TVP può essere pericolosa per la vita se il coagulo si sposta dalla vena della gamba e viaggia verso i polmoni, dove può verificarsi un'embolia polmonare. I segni della TVP includono gonfiore, dolore e fastidio alle gambe, pelle calda, arrossata o scolorita. Ogni volta che noti quei sintomi, consulta il tuo medico: è importante scongiurare il rischio di un’embolia polmonare. I sintomi di un’embolia polmonare includono respiro affannoso, dolore al petto, battito cardiaco irregolare e tosse sanguinante, e richiede cure mediche immediate al pronto soccorso.
Sebbene non esista un legame diretto tra vene varicose e coaguli di sangue indotti dal SARS-CoV-2, queste statistiche indicano certamente che i pazienti con vene varicose con rischio associato di TVP, in caso di positività al SARS-CoV-2, dovrebbero attenzionare questo aspetto, avvisando il medico.